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Zerografica
Dicono di noi

Dicono di noi

Articolo pubblicato su Libero il 15 agosto 2023 a cura di Michele Focarete.
[…]Per la Zerografica all’interno del carcere di Bollate lavorano 14 detenuti: alcuni part-time, altri a tempo pieno. Ma almeno una ventina prestano servizio nelle case circondariali di San Vittore, Como, Cremona, Monza, Torino, Ivrea e Beccaria. Tra le attività la panificazione, la grafica, le confezioni delle penne Carioca, magliette, cuscini, fotografia […]

Articolo pubblicato su Avvenire il 26 marzo 2022 a cura del Dr Riccardo Maccioni.
Zerografica è una cooperativa sociale nata nell’istituto penitenziario di Bollate. Tramite il servizio di posta elettronica Zeromail aiuta chi è in cella a comunicare con il mondo fuori… CONTINUA A LEGGERE

Articolo pubblicato su Milano Today del 11 dicembre 2023.

[…]Un vero e proprio mercatino di Natale con tanto di bancarelle. È quello che verrà allestito all’interno del carcere di Bollate sabato 16 dicembre nel carcere di Bollate.

Lungo i corridoi del carcere saranno esposti e in vendita prodotti di economia carceraria con stand allestiti dalle diverse realtà e ai quali presenzieranno i detenuti stessi che hanno collaborato alla realizzazione dei prodotti. Inoltre, presso le bancarelle dedicate sarà possibile acquistare varie produzioni carcerarie, tra cui prodotti di Zerografica, cooperativa sociale onlus, che produce stampe di vario genere (biglietti da visita, carta intestata, calendari, volantini, litografia, stampa magliette personalizzate, cuscini…)[…]
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Articolo pubblicato su Torino Oggi edizione locale de Il Nazionale.
[…]Pane e focacce, pizze alla cipolla, prosciutto e funghi o con le verdure per i vegetariani. E’ un continuo sfornare prodotti panificati quello che avviene ogni giorno nel forno del carcere di Torino. Un luogo dove le pagnotte e le pizze, hanno un profumo speciale. Quello del riscatto sociale.[…]Il forno, che distribuisce pane ai detenuti non solo delle “Vallette”, ma anche del carcere di Asti e di quello di Cuneo, oltre che a scuole elementari e asili con servizio mensa, è gestito da Zerografica[…]
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Articolo pubblicato su Il Nazionale  quotidiano di informazione nazionale online.
[…]Circa 2.000 pennarelli al giorno escono dal carcere di Torino, per essere spediti in 82 Paesi: “Portiamo l’arcobaleno ai bambini, partecipiamo alla loro infanzia e questo è per noi un orgoglio”[…]“Quando si dà una scatola di pennarelli a un bambino non ci si chiede mai chi la fa e cosa c’è dietro”, racconta una delle responsabili del progetto, curato da Zerografica. “Il lavoro delle detenute – prosegue – consente ai bimbi di giocare”. I pennarelli arrivano sfusi e vengono confezionati da 9 detenute in una sequenza precisa, stabilita dall’azienda.[…]
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Zerografica era presente dal 29/04 al 1/05/2022 all’evento fieristico “Fa’ la cosa giusta” nato nel 2004 da un progetto della casa editrice Terre di mezzo con la finalità di far conoscere e diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione e di valorizzare le specificità e le eccellenze, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale. Rainews24 ha fatto un servizio sulla nostra cooperativa in fiera.

Un calendario “100% made in carcere”, ideato e realizzato dai detenuti della casa circondariale di Busto Arsizio (nel Varesotto) e stampato dalla cooperativa Zerografica del carcere di Bollate: è il frutto di un corso di fotografia di dieci lezioni promosso dalla cooperativa sociale “La Valle di Ezechiele”, frequentato da 19 persone di nove diverse etnie e tenuto dal fotografo Hermes Mereghetti, specializzato in progetti a carattere sociale, che l’anno scorso accompagnò suo padre Giovanni e il giornalista Massimo Pisa nella realizzazione di un reportage sui giorni del coronavirus a San Vittore… CONTINUA A LEGGERE

…Dieci giorni, è questo il tempo medio che impiega una lettera per essere recapitata da un istituto penitenziario alla famiglia di un detenuto. Per ricevere una risposta ci vogliono altri dieci giorni… Ma come aggirare la tempistica? Semplice, si è detta la cooperativa sociale “Zerografica” che nel carcere di Bollate ha dato vita al servizio “ZeroMail”. Un servizio di invio e ricezione delle e-mail che permette ai detenuti di inviare e ricevere messaggi, ma anche foto e disegni in tempo reale o quasi: il detenuto scrive il messaggio che desidera inviare su un foglio che verrà ritirato in giornata dai due addetti della cooperativa, saranno poi loro a scansionarlo ed inviarlo ai suoi familiari. Allo stesso modo la mail in arrivo da un familiare viene stampata, chiusa in busta e consegnata al detenuto… CONTINUA A LEGGERE